Potrebbe essere stata lanciata nell’autunno del 1960, e le ultimissime assemblate probabilmente all’inizio del 1962 contemporaneamente alle prime 500. La produzione della Eko 400 è concentrata soprattutto nel 1961, forse è continuata dopo l’accordo di distribuzione firmato con LoDuca e il consecutivo trasferimento a Recanati. Dallas nella sua pubblicità non manca di sottolineare: «American style single side machine». Forse un poco troppo simile e a un certo punto si decise di adottare lo stile con le sei meccaniche in linea come le Fender. per sonare li balletti sopra la Chitarra Spagniuola, senza Numeri, e Note, primo testo a. Per il resto, il manico è incollato al corpo, la paletta simmetrica con le meccaniche disposte tre per lato proprio come Hagström. 5v Avertendo ancora che chi vorr farlo pi soave bisognar sonare su la rosa, alcuna volta vicino il manico, & anco per addolcire alcuna volta s.
La differenza principale tra la Eko e la Hagström (oltre alla forma del corpo) è la tastiera in legno invece che plexiglas e l’adozione di tasti jumbo, cosa che non sembra casuale se viene messa in evidenza sulla prima pubblicità inglese di Dallas: «new big speed frets». Se lo stesso Fender la poneva come modello di punta e rivolta al musicista professionista di jazz, perché avere dei dubbi? D’altra parte l’elettronica era inutilmente complicata e piena di filtri e bottoni: esattamente le cose che i musicisti adoravano. Ai costruttori europei non sembrò vero avere come riferimento una chitarra più semplice ed economica da (ri)produrre. Furono accolte subito con favore dagli importatori stranieri e la Goya, che le distribuì in USA, le marchiò con il suo nome.Īlla fiera internazionale del NAMM di Las Vegas del 1959, Fender presentò la nuova ammiraglia del catalogo, la Jazzmaster, una solid body con le spalle mancanti asimmetriche meno pronunciate della Stratocaster. Il corpo e il manico ricoperti di celluloide, la tastiera di plexiglas, i controlli e i pickup sembravano una radio a transistor. La Standard/Deluxe fu prodotta dal 1958 al 1962 ed è a sua volta un incredibile incrocio tra la forma delle piccole archtop tedesche e una fisarmonica. Gli accattivanti dettagli visivi includono le sfuggenti meccaniche nere e un'elegante paletta verniciata con loghi cromati per un look d'impatto.Verso la fine degli anni Cinquanta le classifiche di tutto il mondo cominciano a essere scalate da brani strumentali per chitarra elettrica, dello stesso periodo sono i primi successi di Duane Eddy e nel 1959 si formano i Ventures, gruppo con due chitarre elettriche, basso e batteria: con l’esplodere della moda dei gruppi strumentali come gli Shadow, gli Spotnicks, i Jokers, la domanda di strumenti elettrici iper-tecnologici si fece ineludibile e nacque la prima solid body della Eko, il modello 400, con le forme di una Fender Jazzmaster e le caratteristiche tecniche della svedese Hagström Standard/Deluxe. I componenti ad elevate prestazioni completano l'elenco di caratteristiche e includono un tremolo a doppio blocco Floyd Rose® per un bending stabilissimo, nonché un set di meccaniche sealed-gear con alberi suddivisi per un'agevole incordatura e una facile sostituzione delle corde. Il manico in acero tostato è stato scelto per il timbro e la stabilità ottimali, mentre il design del tacco scolpito consente un migliore accesso fino al 22° tasto. Conoscere le note delle corde 5 e 6 (la e mi basse) consente di riprodurre qualsiasi altro accordo. Per poter suonare un accordo, una griglia di accordi o per trovare una dominante, la terza e la quinta di un accordo, potresti partire con l’imparare una scala semplice. Il cuore di questa chitarra è rappresentato da un paio di pickup humbucker Squier SQR™ Atomic™ il cui selettore a 5 posizioni include opzioni coil-tap per timbri single-coil versatili nella seconda e quarta posizione. Alcuni trucchi per trovare dei riferimenti sul manico della tua chitarra. La Squier® Contemporary Stratocaster® HH FR conferisce funzionalità moderne e un'estetica accattivante a un'iconica piattaforma Fender, per soddisfare le esigenze dei musicisti più acuti e audaci.